Oggi ricorre il 42esimo anniversario della strage, per mano mafiosa, in cui morirono a Palermo il giudice e presidente d...

Scritto il 29/07/2025
Oggi ricorre il 42esimo anniversario della strage, per mano mafiosa, in cui morirono a Palermo il giudice e presidente dell’Ufficio istruzione del Tribunale, Rocco Chinnici, i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile in cui abitava il giudice, Stefano Li Sacchi. A Chinnici si deve l’istituzione del Pool Antimafia, l’organo che diede una svolta decisiva nel combattere la criminalità organizzata, composto da Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello, e da cui scaturì il maxiprocesso di Palermo. Dedicò la sua carriera e la sua vita alla lotta contro il malaffare, promuovendo i valori di giustizia e legalità. Amava dialogare con i giovani e sensibilizzarli nella lotta contro il fenomeno mafioso. In una sua celebre frase diceva: “Parlare ai giovani, alla gente, fa parte dei doveri di un giudice. Da soli non ce la faremo mai.” ll nostro miglior impegno non può che essere quello di dare forma, forza e continuità a quella visione di giustizia e legalità che ha guidato e sostenuto l’instancabile lavoro di Rocco Chinnici.